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TANTE COSE INDIMENTICABILI

Abbiamo impresse nel cuore le emozioni dello scorso fine settimana: l’Ordinazione sacerdotale di don Andrea e la sua Prima Messa nella sua parrocchia d’origine, sant’Eusebio. In attesa di poter esprimere al nuovo sacerdote tutta la nostra gioia e la nostra vicinanza nella sua Prima Messa in parrocchia, la mattina dell’Immacolata, alle ore 9:30, il calendario velocemente ci ricorda che manca davvero pochissimo a Natale e che il tempo d’Avvento procede nel suo cammino senza ammettere tentennamenti e distrazioni. Già, perché questa è la nostra responsabilità davanti alla sollecitazione del tempo liturgico che con pazienza ci immette nella dinamica della Storia della salvezza: saper cogliere oggi e per noi la chiamata di Cristo che desidera riempire di sé, e quindi di senso, tutta la nostra vita. Solo per accenni, penso sia importante valorizzare il dono di un nostro amico e fratello che ci sta trascinando nella Grazia della consacrazione sacerdotale ed insieme guardare al prossimo Natale come una nuova occasione che il Signore ci dona per tornare a lui e per sperimentare la nostra notte inondata di una grande luce, quella della sua salvezza. Un Natale caratterizzato anche dall’apertura della Porta Santa nella Basilica di san Pietro, a Roma, per l’inizio dell’anno del Giubileo: come non trovare in questo un richiamo ulteriore per sostenere il nostro cammino di conversione e finalmente dare avvio al desiderio di una vita nuova con Cristo? La speranza, tema scelto da Papa Francesco per il Giubileo, nasce dall'amore e dal sentirsi amati. È l'amore di Dio a generare speranza e l'amore di Dio passa attraverso il nostro amore, come affermava il Beato don Pino Puglisi:


Dio ama sempre tramite qualcuno.

In questi giorni, con don Antonio e il novello don Andrea, ci stiamo dedicando a celebrare la Messa nelle case dei malati e degli anziani della parrocchia che hanno accolto la proposta. Come sempre si sta rivelando un’esperienza intensa e di profonda fede: quella che si riconosce nel volto e nei sussurri di chi, a causa della malattia e per la debolezza dell’età, non può uscire di casa ma con stupore accoglie il Signore in casa, soprattutto attraverso il prezioso ed insostituibile servizio dei ministri straordinari della comunione che, settimanalmente, attraversano con l’Eucarestia il nostro quartiere per far giungere nelle case il conforto e la consolazione di Cristo. Non finirò mai di esprimere la gratitudine per questo servizio necessario, essenziale e fondamentale per la nostra comunità parrocchiale. E, per tornare al Natale, fervono in officina i lavori per preparare il presepe che sarà ospitato in chiesa: Gigi con la sua vena artistica ha deciso di incrementare il già ricco presepe, pazientemente assemblato in questi anni, con nuovi scenari e ulteriori ambientazioni. Per aiutarci a catapultarci in quella Notte di Grazia di 2025 anni fa… ancora tutta da scoprire!


 





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