La celebrazione delle Cresime rappresenta per tutta la comunità parrocchiale un importante evento di Grazia, di stupore e allo stesso tempo di speranza! A me personalmente, da qualche anno a questa parte, fa impressione ed emoziona, accompagnare i ragazzi che ho conosciuto piccolissimi e che, insieme ai catechisti, ho visto crescere e maturare, anche nella fede, in questa tappa così significativa per la loro vita.
Domenica, 29 ottobre 2023, saranno in 26 a ricevere, dall’imposizione delle mani e dall’unzione con il Crisma da parte dell’Arcivescovo, il dono dello Spirito Santo. In questi anni, i ragazzi, partecipando agli incontri settimanali di catechismo, a momenti di preghiera, di riflessione, di confronto, di fraternità e di celebrazione hanno approfondito la loro fede e scoperto nella comunità cristiana la famiglia in cui sapersi e sentirsi sempre "a casa."
Un cammino che, per questo gruppo chiamato “Tommaso”, ha fatto i conti con gli effetti della pandemia e la fatica della ripresa. Proprio questi ragazzi, il 1 novembre 2020, hanno celebrato la Prima Comunione in situazione di emergenza sanitaria, sostenuti dalla tenacia delle loro catechiste: Luisella e Silvia, Maria e Giovanna.
Grazie alla fiducia dataci dalle famiglie, i catechisti che li hanno accompagnati in questo ultimo tratto, Andrea e Giorgia, si sono inventati di tutto per far incontrare Gesù con i ragazzi, vivendo anche momenti di ritiro più intensi come quello a Pozzo di Sicar, qualche settimana fa, esperienze gravide di gioia come nei campi scuola di Cuglieri. Sono testimone della dedizione e del coraggio con cui Giorgia e Andrea si sono spesi per loro: nel frattempo si sono sposati e nella loro vita è arrivata la piccolissima Chiara, e i loro ragazzi sono stati testimoni di questi bellissimi regali di Dio per la loro vita!
Il dono di tempo e di vita dei catechisti non è mai scontato e, mi piace precisarlo, semprissimamente gratuito! In questi anni è stato importante poter contare anche sul supporto e sul coinvolgimento delle famiglie di diversi di loro: presenti, propositivi e coinvolti nel cammino di fede. Non per tutti così, certo, ma pur sempre un segno di speranza per l’intera comunità.
Buona strada, ragazzi!
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