PELLEGRINI
- Andrea Pani
- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 mar
Ci inseriamo anche noi, come comunità parrocchiale, nella scia di tanti cristiani che in quest’anno giubilare intraprendono cammini più o meno lunghi verso i luoghi significativi della fede per sperimentare la gioia della misericordia di Dio.
L’appuntamento per noi è per il pomeriggio di sabato 29 marzo 2025: ragazzi, famiglie, giovani, cristiani un po' più navigati e anche anziani, percorreremo il breve tratto di strada che separa Porta Cristina, all’ingresso del quartiere di Castello, alla Cattedrale di Cagliari, per ritrovarci davanti all’ingresso della Chiesa Madre della Diocesi e, oltrepassando la porta, entrare con il cuore nella disponibilità ad accogliere in modo nuovo il perdono del Signore. Il cammino inizierà alle ore 16:00 e alle 17:00 il parroco della Cattedrale, mons. Alberto Pala, celebrerà per noi la Santa Messa. Ma non solo: venerdì 28 marzo, dalle ore 20:00, un anticipo di cammino con la Via Crucis parrocchiale per le strade del quartiere. Quest’anno con una bella novità: la presenza dei Cantori di san Giacomo che con i caratteristici e struggenti canti della tradizione della Settimana Santa cagliaritana accompagneranno i momenti più significativi della Passione del Signore. Già attraverso queste righe li ringrazio per la loro disponibilità.
Il Giubileo è per tutti l’occasione perché possa accadere o rinnovarsi l’incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta” di salvezza (cfr. Gv 10,7.9), e in questo incontro ritrovare ragioni ed energie di gioia e vita, di giustizia e cambiamento. È Gesù Cristo la nostra speranza. Il segno antico del pellegrinaggio manifesta bene sia la grandezza del cristiano come homo viator sia la condizione della Chiesa che cammina come pellegrina sulla terra, attraversando la storia degli uomini e dei popoli, tra gioie e affanni, sempre protesa verso il Regno, la città stabile che non è di quaggiù (Eb 13,14). Si affronta il pellegrinaggio per invocare la conversione personale e comunitaria, per rendere grazie, supplicare misericordia. Si gioisce e si prega con i compagni di cammino. Lettera pastorale dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi per il Giubileo 2025
Con queste suggestioni cerchiamo di partecipare numerosi ai nostri due cammini, portando tutto ciò che di più faticoso ciascuno di noi vive e tutto ciò che segna il nostro quartiere; portiamo con noi i malati e gli anziani che sono nelle nostre case, i giovani smarriti, il disagio e la povertà di tanti e tutte quelle ferite sociali ed interiori che impediscono di sperare e di guardare con fiducia la vita.

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