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LO SCOSSONE

Aggiornamento: 27 feb

Con il segno penitenziale delle Ceneri, mercoledì prossimo iniziamo il cammino della santa Quaresima.  Per un cristiano è davvero salutare ritrovarsi nell’austero ma lieto clima della Quaresima con tutta la ricchezza dei suoi passaggi e riti e con l’abbondanza di occasioni per riflettere, incontrare sè stessi e scegliere di uscire da sé per andare rinnovati verso gli altri. Per questo vale la pena portare nel cuore la certezza che anche in questa Quaresima il Signore non mancherà di stupirci e di incontrarci. Chiaramente, siamo chiamati a fare la nostra parte e, in questa direzione, vanno anche tutte le proposte con cui la nostra comunità parrocchiale desidera condividere il cammino quaresimale con il nostro quartiere.

L’apposita locandina quaresimale riporta nel dettaglio gli appuntamenti cardine del percorso parrocchiale verso la Pasqua: mi permetto di sottolineare, con accorata enfasi, l’importanza dell’Adorazione Eucaristica. Al settimanale appuntamento con il Signore solennemente esposto, cioè visibile nell’Ostia consacrata, che condividiamo ogni sacrosanto venerdì dalle ore 12:00, ininterrottamente e per tutta la sera, si aggiungerà un altro spazio di preghiera e adorazione.

Infatti, ogni giovedì, al termine dell’incontro quaresimale che quest’anno, attingendo all’enciclica Dilexit nos di Papa Francesco, ci condurrà a scrutare il cuore e la necessità di prenderci cura dell’interiorità per relazioni davvero illuminate dalla luce di Cristo (inutile dire a questo punto che sarebbe importante che in tanti vi partecipassimo!!!), ci ritagliamo un altro tempo di Adorazione Eucaristica dalle ore 20:00 fino alle ore 23:00. Fascia oraria che sicuramente è più accessibile per chi è impegnato lavorativamente e triturato da centomila altre incombenze. Si, perché un po' di trascuratezza nella disponibilità a dedicare il tempo della preghiera e dell’adorazione l’ho notato e vorrei che, invece, ritrovassimo l’importanza e la necessità dello “stare cuore a cuore con il Signore”. Come si può, infatti, vivere sinceramente e luminosamente la vocazione cristiana e il servizio di catechista, di ministro straordinario della comunione, di lettore, di musicista e corista per la liturgia, di volontario della Caritas, di ministrante ma anche di papà e mamma cristiani, di giovane impegnato in oratorio, di studente alla ricerca della propria strada, di fidanzati, di ammalato o nella debolezza della tarda età, di sacerdote e seminarista, senza il riferimento “visivo e reale” del Signore realmente presente nell’Eucarestia? A cosa porterebbe spendersi in parrocchia tra attività, iniziative e tant’altro se tutto non prendesse avvio e non trovasse accoglienza nel Cuore di Cristo che palpita vivo nell’Eucarestia? Da dove accendere un nuovo desiderio di conversione seria e sincera se non dall’esperienza “concreta” della misericordia di Dio contemplata nel silenzio dell’adorazione e poi accolta nel Sacramento della Confessione. Non è importante starci chissà quanto, ma starci sinceramente e con fede: è lo sguardo di Cristo, nel dono dell’Eucarestia, che può donarci lo scossone giusto perché non capiti che Quaresima sia un’altra opportunità sprecata!







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